PNRR M2C1 Investimento 2.2. Parco Agrisolare. Finanziamento a fondo perduto per l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.
Finalità del bando
Gli obiettivi che l’Italia – e il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – si prefiggono di realizzare con gli interventi finanziati coi Fondi del PNRR sono volti a ridurre l’impatto ambientale della filiera agroalimentare, incentivando l’installazione di pannelli fotovoltaici su una superficie complessiva, costituita da tetti di edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale – senza consumo di suolo – pari a 4,3 milioni di mq, con una potenza installata di circa 0,43GW, realizzando contestualmente una riqualificazione delle strutture oggetto di intervento mediante la rimozione dell’eternit/amianto sui tetti, ove presente, e/o il miglioramento della coibentazione e dell’areazione delle coperture oggetto di intervento.
L’obiettivo della misura è duplice:
- incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici di potenza compresa tra 6 e 500 kW, su tetti di edifici a uso produttivo nei settori agricoli, zootecnico e agroindustriale – senza consumo di suolo;
- soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda: la vendita di energia elettrica è infatti consentita solo se è rispettato il limite di autoconsumo annuale, ovvero se la capacità produttiva non supera il consumo medio annuo di energia elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare.
Soggetti beneficiari
Sono soggetti beneficiari:
- a) Imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
- b) imprese agroindustriali, in possesso di codice ATECO che verranno indicati con avviso successivo;
- c) indipendentemente dai propri associati, le cooperative agricole e le cooperative o loro consorzi.
Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA (cioè aventi un volume di affari annuo inferiore ad € 7.000,00). Tutti i suddetti requisiti dovranno essere posseduti alla data di pubblicazione del presente avviso di consultazione.
Il decreto specifica che per le aziende agricole di produzione primaria, gli impianti fotovoltaici sono ammissibili agli aiuti unicamente se l’obiettivo è quello di soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda e se la loro capacità produttiva non supera il consumo medio annuo di energia elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare.
La vendita di energia elettrica è consentita nella rete purché sia rispettato il limite di autoconsumo annuale.
In particolare, si intende selezionare e finanziare progetti che prevedono l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici sui tetti di fabbricati strumentali all’attività dei soggetti beneficiari, ivi compresi quelli destinati alla ricezione ed ospitalità nell’ambito dell’attività agrituristica.
Interventi agevolabili
- Intervento principale e obbligatorio:
- acquisto e posa in opera di pannelli fotovoltaici, sui tetti di fabbricati suddetti, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp.
Per le aziende agricole di produzione primaria, gli impianti fotovoltaici sono ammissibili agli aiuti unicamente se l’obiettivo è quello di soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda e se la loro capacità produttiva non supera il consumo medio annuo di energia elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare.
La vendita di energia elettrica è consentita nella rete purché sia rispettato il limite di autoconsumo annuale.
- Interventi facoltativi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture:
- rimozione e smaltimento dell’amianto (o, se del caso, dell’eternit) dai tetti, in conformità alla normativa nazionale di settore vigente: tale procedura deve essere svolta unicamente da ditte specializzate, iscritte nell’apposito registro;
- realizzazione dell’isolamento termico dei tetti: la relazione tecnica del professionista abilitato dovrà descrivere e giustificare la scelta del grado di coibentazione previsto in ragione delle specifiche destinazioni produttive del fabbricato, anche al fine di migliorare il benessere animale;
- realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria): la relazione del professionista dovrà dare conto delle modalità di aereazione previste in ragione della destinazione produttiva del fabbricato; a ogni modo, il sistema di areazione dovrà essere realizzato mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria, anche al fine di migliorare il benessere animale.
Tipologia di interventi ammissibili
Le spese ammesse includono i seguenti costi:
- progettazione, asseverazioni ed altre spese professionali comunque richieste dal tipo di lavori, comprese quelle relative all’elaborazione e presentazione dell’istanza;
- spese di rimozione e smaltimento dell’amianto, ove presente;
- fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi
- demolizione e ricostruzione delle coperture;
- installazione di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto, sistemi di accumulo, colonnine di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e le macchine agricole;
- direzione lavori;
- costi di connessione alla rete.
Gli interventi ammessi all’agevolazione, da realizzare sui tetti di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, accatastati nel catasto dei fabbricati, prevedono l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici, unitamente all’esecuzione di uno o più dei seguenti interventi:
- rimozione e smaltimento dell’amianto dai tetti: tale procedura deve essere svolta unicamente da ditte specializzate, iscritte nell’apposito registro e rispettando le vigenti norme in materia;
- realizzazione dell’isolamento termico dei tetti: la relazione tecnica del professionista abilitato dovrà descrivere e giustificare la scelta del grado di coibentazione previsto in ragione delle specifiche destinazioni produttive del fabbricato; in caso di coperture ventilate deve essere presente una barriera radiante;
- realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria): la relazione del professionista dovrà dare conto delle modalità di aereazione previste in ragione della destinazione produttiva del fabbricato; a ogni modo, il sistema di areazione dovrà essere realizzato mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria. In tutti i casi innanzi elencati, gli interventi eseguiti non potranno comportare un peggioramento delle condizioni ambientali e delle risorse naturali, e dovranno essere conformi alle norme nazionali e UE in materia di tutela ambientale.
I massimali previsti:
Sono ammessi interventi fino a un limite di 1.500 euro/Kwp per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, anche in considerazione delle dimensioni complessive dell’impianto e fino a ulteriori mille euro/Kwh ove siano installati anche sistemi di accumulo.
Tuttavia, il contributo complessivo corrisposto per i sistemi di accumulo non può eccedere 50mila euro.
Se vengono installate colonnine di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, potrà essere riconosciuta, in aggiunta ai suddetti massimali, una spesa fino ad un limite massimo ammissibile pari a 1.000 euro/Kw.
La spesa massima ammissibile per singolo progetto è pari a 750mila euro, nel massimo di 1 milione di euro per singolo soggetto beneficiario.
Tra le spese ammissibili sono ricomprese anche quelle di progettazione, asseverazioni e altre spese professionali.
Durata dell’investimento e tempi di realizzazione
L’investimento deve essere realizzato entro il termine di 18 mesi dalla comunicazione di ammissione a contributo.
Entità e forma dell’agevolazione
Per gli anni dal 2022 al 2026 le risorse ammontano a 1.500 milioni di euro a valere sui fondi del PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2.
La quota di incentivi per l’Agrisolare previsti sarà così suddivisa:
- 1.2 Miliardi di Euro per aziende agricole connesse alla produzione primaria,
- 300 Milioni di Euro per il settore della trasformazione di prodotti agricoli e per il settore della trasformazione di prodotti non agricoli.
Il 40% delle risorse è riservato al finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Caratteristiche agevolazione
L’agevolazione assumerà la forma di un contributo in conto capitale.
L’intensità dell’agevolazione varierà in base all’area territoriale di investimento:
- 50% a fondo perduto per le Regioni del SUD;
- 40% a fondo perduto per le altre regioni.
E’ inoltre prevista una maggiore del 20% del contributo per:
- i giovani agricoltori o gli agricoltori che si sono insediati nei cinque anni precedenti la data della domanda di aiuto;
- gli investimenti collettivi, come impianti di magazzinaggio utilizzati da un gruppo di agricoltori o impianti di condizionamento dei prodotti agricoli per la vendita;
- gli investimenti in zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici ai sensi dell’articolo 32 del regolamento (UE) n. 1305/2013.
I limiti del regolamento (UE) n. 651/2014 devono essere rispettati dall’agevolazione (potrebbero ridursi le percentuali massime consentite).
La spesa massima ammissibile per singolo progetto è pari a euro 750.000,00, nel limite massimo di euro 1.000.000 per singolo soggetto beneficiario.
Per la realizzazione di impianti fotovoltaici sono considerate ammissibili le spese fino a un limite massimo di euro 1.500,00/Kwp per l’installazione di pannelli fotovoltaici e fino ad ulteriori euro 1.000,00 Kwp ove siano installati anche sistemi di accumulo. In ogni caso, il contributo complessivo non può eccedere euro 50.000,00.
Scadenza
In attesa della pubblicazione da parte del Ministero competente dei termini e modalità di presentazione.
Moduli obbligatori per presentare le domande
Il Bando è a graduatoria di merito.
In attesa della pubblicazione da parte del Ministero competente dei termini e modalità di presentazione.
Alla domanda di agevolazione dovrà essere allegata la seguente documentazione:
- a) modulo informatizzato con anagrafica del soggetto beneficiario, descrizione catastale dei manufatti oggetto di intervento, descrizione di massima dell’intervento, richiesta di contributo, dichiarazione resa ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000;
- b) relazione tecnica asseverata da parte del professionista abilitato, contenente:
- descrizione del sito e dei lavori oggetto dell’istanza di contributo;
- stima preliminare dei costi e dei lavori, distinti per tipologie di intervento come elencate all’art. 6; cronoprogramma delle attività tecnico-amministrative necessarie alla realizzazione di ciascuno degli interventi per cui si chiede l’agevolazione, dal momento della concessione del contributo sino alla conclusione dei lavori nel rispetto delle tempistiche previste dal PNRR;
- descrizione dei lavori, che deve contenere le specifiche tecniche dei materiali utilizzatiper ciascuno degli interventi per cui si chiede l’agevolazione, nel rispetto del principio «non arrecare un danno significativo», di cui all’art. 17 del regolamento (UE) 2020/852, come meglio specificato nell’avviso di cui al successivo art. 13;
- visura del catasto fabbricati;
- documentazione atta all’identificazione del fabbricato;
- dossier fotografico ante operam per documentare lo stato dei luoghi e eventuali coperture in amianto alla data di
- presentazione della domanda;
- ogni altra richiesta presente nella modulistica del soggetto attuatore e disciplinata nei provvedimenti e nell’avviso di cui all’art. 13.