Fase 2: gli obblighi di prevenzione incombenti sul Datore di Lavoro

Tabella dei Contenuti

[vc_row][vc_column][vc_column_text]In vista della possibile progressiva riapertura delle attività produttive nel corso delle prossime settimane, riteniamo opportuno evidenziare l’esistenza di stringenti obblighi di prevenzione incombenti sul Datore di Lavoro, ai fini del contrasto ed il contenimento della diffusione del virus COVID-19 in azienda.

Nello specifico, occorre sottolineare che il rischio contagio è presente in tutte le attività e di questo è necessario tenere conto in vista della riapertura delle stesse, allo scopo di predisporre opportuni protocolli aziendali che dovranno essere oggetto di idonea comunicazione e rispettati per prevenire il contagio da COVID-19 tra i dipendenti e, circostanza altrettanto rilevante, per attenuare e/o esimere da responsabilità il Datore di Lavoro.

Ricordiamo, a tale ultimo proposito, che le infezioni da COVID- 19 avvenute nell’ambiente di lavoro o a causa dello svolgimento dell’attività lavorativa sono trattate e tutelate a tutti gli effetti come infortuni sul lavoro. A precisarlo ulteriormente è la circolare Inail n. 13 del 3 aprile, con cui l’Istituto fornisce indicazioni in merito alle tutele garantite ai propri assicurati.

Segnaliamo che, a seguito delle misure di contenimento introdotte dai DPCM del 9 e 11 marzo 2020, le Parti sociali hanno sottoscritto un “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” (in allegato).

Il documento, tenuto conto di quanto emanato dal Ministero della Salute, contiene linee guida condivise tra le Parti sociali per agevolare le imprese nell’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio, l’obiettivo del protocollo è fornire indicazioni operative finalizzate ad incrementare, negli ambienti di lavoro non sanitari, l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento adottate per contrastare l’epidemia di COVID-19.

Le Parti sociali hanno stabilito che le imprese adottino il protocollo di regolamentazione all’interno dei propri luoghi di lavoro e applichino le ulteriori misure di precauzione elencate nello stesso – da integrare con altre equivalenti o più incisive secondo le peculiarità della propria organizzazione, previa consultazione delle rappresentanze sindacali aziendali – per tutelare la salute delle persone presenti all’interno dell’azienda e garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro.

In tale contesto normativo sarà necessario adottare delle concrete procedure interne anti-contagio ed un’apposita policy che dovrà essere consegnata e sottoscritta da tutti i dipendenti.

La medesima dovrà essere in seguito aggiornata sulla base delle indicazioni che verranno fornite dal Governo, dal Ministero della Salute, dall’Istituto Superiore di Sanità e dalle Regioni.

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