Bando Tech Fast. Contributi per l’innovazione delle Pmi

Tabella dei Contenuti

[vc_row][vc_column][vc_column_text]La Regione Lombardia ha stanziato ben 19 milioni di euro sul nuovo bando Tech Fast per finanziare la realizzazione di progetti di sviluppo sperimentale e di innovazione di processo a favore delle piccole e medie imprese con sede in Lombardia.

La misura, promossa nell’ambito dell’Azione I.1.b.1.2 del POR FESR 2014-2020 di Regione Lombardia, si prefigge di favorire l’implementazione di meccanismi virtuosi di accelerazione dei processi di innovazione da parte di PMI lombarde tramite la realizzazione di progetti di sviluppo sperimentale e di innovazione di processo (anche digitale) afferenti alle aree di specializzazione della Strategia di Specializzazione Intelligente regionale (S3) di Regione Lombardia, per il periodo di programmazione 2014-2020, rilette in chiave di ecosistemi legati alla centralità della persona e dei relativi bisogni.

In tal modo, verrà promosso il riposizionamento competitivo delle PMI lombarde grazie al raggiungimento di un più elevato potenziale in termini di produttività ed attrattività.

 

Soggetti beneficiari

L’iniziativa è rivolta a PMI che alla data di presentazione della domanda:

  • abbiano sede operativa attiva in Lombardia o intendano costituirne una presso la quale realizzare le attività di progetto;
  • siano già costituite e iscritte al Registro delle imprese e dichiarate attive.

Sono esclusi i soggetti:

  • attivi nel settore della fabbricazione, trasformazione e commercializzazione del tabacco e dei prodotti del tabacco
  • rientranti, a livello di codice primario, nella sezione A e nella sezione H, divisioni 49, 50, 51 e 53, della classificazione delle attività economiche ISTAT ATECO 2007.

 Ciascun progetto deve, inoltre, fare riferimento ad una delle Macro-Tematiche delle Aree di specializzazione individuate dalla “Strategia regionale di specializzazione intelligente per la ricerca e l’innovazione (S3)”:

  1. Aerospazio,
  2. Agroalimentare,
  3. Eco-industria,
  4. Industrie creative e culturali,
  5. Industria della Salute,
  6. Manifatturiero Avanzato,
  7. Mobilità sostenibile, oppure all’area trasversale di sviluppo dello Smart Cities and Communities, dettagliate nei rispettivi Programmi di Lavoro “Ricerca e Innovazione”.

 Le Aree di Specializzazione dovranno essere rilette in chiave dei saperi degli otto ecosistemi sottoelencati:

  1. Nutrizione: risponde al soddisfacimento del bisogno di tutti gli individui di avere accesso a cibo sano, sicuro e sufficiente che soddisfi le sue esigenze dietetiche e le preferenze alimentari consentendogli di vivere una vita attiva e sana;
  2. Salute e life science: risponde al bisogno delle persone di vivere una vita priva di malattie e/o infermità fisiche o psichiche e, in senso più ampio, di godere di uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, così come definito dall’OMS;
  3. Cultura e conoscenza: risponde all’esigenza delle persone di agire nel mondo che lo circonda con consapevolezza del presente e del passato e di acquisire elementi di conoscenza utili a cogliere le opportunità del futuro;
  4. Connettività e informazione: risponde al bisogno della persona di connettersi e di entrare in rete con altre persone; 
  5. Smart mobility e architecture: risponde al bisogno dell’individuo di muoversi ed essere accolto negli spazi interni, urbani ed extraurbani, ma anche di assicurare l’accesso a risorse e merci e la connessione tra territori;
  6. Sostenibilità: risponde al bisogno delle persone di vivere in un contesto socioeconomico e ambientale in grado di fornire risorse sufficienti al proprio sostentamento e di assicurare lo sviluppo, la tutela e la valorizzazione del territorio;
  7. Sviluppo sociale: risponde ai bisogni di sicurezza e benessere della persona nonché alla necessità di interagire con altri individui nel pieno rispetto di alcuni valori quali, ad esempio, la tolleranza, l’inclusione sociale, la multiculturalità; 
  8. Manifattura avanzata: risponde al bisogno della persona di lavorare in sicurezza e con dignità applicandosi in attività gratificanti, non alienanti e che concorrano alla sua autorealizzazione e all’espressione delle proprie potenzialità.

 

Investimenti ammissibili

Sono ammissibili i progetti di:

  • sviluppo sperimentale e di innovazione di processo (nell’ambito dei quali possono essere ricomprese anche attività di trasformazione digitale, come ad esempio Cybsersecurity, Cloud, Big Data, Manifattura Additiva.)
  • solo sviluppo sperimentale

I progetti devono presentare le seguenti caratteristiche:

  • afferenti ad una delle Macro-Tematiche delle Aree di Specializzazione individuate dalla “Strategia regionale di specializzazione intelligente per la ricerca e l’innovazione (S3)” o all’area trasversale di sviluppo dello Smart Cities and Communities e rilette in chiave dei saperi degli otto ecosistemi dell’innovazione 
  • da realizzarsi nell’ambito di sede operativa sul territorio lombardo
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda.

 

Rientrano fra le spese ammesse i costi sostenuti per:

  • personale coinvolto nel progetto
  • strumentazioni e attrezzature utilizzati per il progetto
  • ricerca contrattuale, conoscenze e i brevetti acquisiti in licenza e servizi di consulenza e servizi equivalenti usati ai fini del progetto
  • altri costi di esercizio, compresi i costi di materiali e forniture direttamente imputabili al progetto
  • spese generali supplementari calcolate con tasso forfettario pari al 15% delle spese del personale.

L’investimento minimo è fissato in € 80 mila.

 

Agevolazione

Il contributo a fondo perduto erogato è pari al 50% delle spese ammissibili.

Il contributo viene erogato in un massimo di due tranche:

  • anticipo (fino ad un massimo del 40% subordinatamente al rilascio di idonea garanzia fideiussoria di pari importo);
  • saldo.

La procedura valutativa avverrà a sportello e il contributo non sarà cumulabile, per le medesime spese, con altre agevolazioni concesse e qualificabili come aiuti di stato, ivi incluse quelle concesse a titolo di “De minimis”.

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i progetti dovranno:

  • essere realizzati nell’ambito di sede operativa ubicata sul territorio lombardo;
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di partecipazione e dovranno essere realizzati entro 12 mesi dalla data di pubblicazione del decreto di concessione dell’agevolazione e comunque entro e non oltre il 31/05/2023, termine ultimo per la presentazione della rendicontazione.

Il bando prevede la concessione di un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili fino a un massimo di 250 mila euro.

 

Apertura Bando

La domanda può essere presentata dalle ore 14 del 5 luglio 2021. Il bando è attuato tramite procedimento valutativo a sportello e rimarrà aperto fino ad esaurimento della dotazione finanziaria disponibile e comunque non oltre le ore 14 del 31 dicembre 2021.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]